LA PERSONA ANZIANA AI TEMPI DELLA COVID-19: Le persone anziane, come ben sappiamo, sono le vittime più numerose del virus che sta stravolgendo le nostre vite in questo momento storico. Ho pensato di dedicare a loro la mia attenzione con questo articolo per tanti motivi. Principalmente perché da tempo lavoro con gli anziani, ho avuto la fortuna di conoscerne tanti e di apprezzare il modo con cui affrontano le difficoltà della vita e della vecchiaia in particolare. Gli anziani spesso suscitano in noi sentimenti di simpatia, di tenerezza e grazia, forse perché se ne percepiscono le fragilità e, allo stesso tempo, per l’eleganza e la voglia di continuare ad essere utili e vitali nonostante gli anni che passano più velocemente che mai. Rappresentano inoltre un importante patrimonio che purtroppo il virus sta letteralmente spazzando via nel modo più disumano possibile, lasciando tutti impotenti, senza concedere neppure “un tempo ed uno spazio” per un saluto con i propri cari.
E’ stata e continua ad essere una tragedia per la nostra civiltà, e sto pensando a tutti gli anziani che ci hanno lasciati, da quelli che abitavano nella loro casa a quelli assistiti nelle residenze per anziani.
Ma questo virus può fare danni anche in modo meno visibile, basti pensare a tutte quelle persone anziane costrette a vivere in completo isolamento, sicuramente per motivi molto nobili legati ad un sentimento di protezione nei loro confronti, ma non dobbiamo dimenticare che la solitudine può essere un’emozione molto pericolosa, un rischio in più per tanti.
Penso anche a tutte le persone anziane affette da demenza che faticano a comprendere quanto sta accadendo attorno, dove tutto è cambiato, dove accadono cose strane ed indecifrabili oppure non accadono più le cose che ci si aspetta: i bambini che non escono più da scuola, le strade deserte, le persone con le mascherine e i guanti, le code ai supermercati o nei negozi, l’impossibilità di uscire per una passeggiata. Come spiegare e far capire tutto questo? Per i famigliari che assistono può diventare un periodo particolarmente difficile, in cui tutti gli equilibri si rompono e trovarne di nuovi diventa una sfida da equilibristi per non dire da “slalomisti puri” , dove raggirare gli ostacoli senza cadere diventa un’impresa assai ardua. E questo lo dico nonostante la consapevolezza di quanto i famigliari siano bravi oltre che abituati a destreggiarsi tra le tante difficoltà e ad inventarsi sempre qualcosa di nuovo di fronte ai problemi che di volta in volta emergono.
Dinnanzi a questo ventaglio di possibili scenari che coinvolgono i nostri anziani possiamo comunque tentare di mettere in campo la voglia di fare qualcosa per migliorare il loro benessere.
La cosa più importante da cui partire è forse quella di provare a leggere le loro necessità e i loro sentimenti. Partire da lì, proteggere i nostri anziani e allo stesso tempo capire i loro sentimenti, anche quelli più pericolosi legati “all’assenza” di relazioni, per dare un senso ad un tempo che potrebbe rimanere vuoto proprio quando potremmo dedicarci di più a chi ci ama.
E’ importante pensare alla persona anziana soprattutto ai tempi della Covid-19.
E così potremo magari scoprire che il tempo che dedichiamo ad un anziano non è mai un tempo sprecato, anzi, è un tempo che può rendere tutti e tutto migliore.